giovedì 5 febbraio 2015

Amal Alamuddin, l'idealista Acquario che ha incastrato il bel Clooney


Protagonista delle cronache rosa qualche mese fa per essere riuscita nell’impresa – fallita ad altre prima di lei – di accalappiare lo scapolo d’oro di Hollywood, George Clooney, l’avvocatessa anglo-libanese Amal Alamuddin è di nuovo sulle copertine dei giornali per la sua presunta crisi matrimoniale, a soli quattro mesi dalle sfarzose nozze veneziane.

Nata a Beirut il 3 febbraio 1978 (ora sconosciuta), Amal non è in realtà assurta alle cronache mondane con il suo matrimonio, avendo già fatto parlare di sé, anche se meno clamorosamente, per aver difeso Julian Assange nello processo per lo scandalo Wikileaks.

A Londra, dove vive ed esercita, era già nota come paladina dei diritti umani, grazie alla sua collaborazione con alcune organizzazioni umanitarie. Attività, quest’ultima, che ben esprime l’idealismo della sua congiunzione Sole-Venere in Acquario, sulla quale negli ultimi anni ha transitato a lungo Nettuno, il pianeta degli ideali umanitari, sottolineando e stimolando ulteriormente l’espressione delle qualità insite in questo aspetto (idealismo, interesse per il sociale e per i diritti dei suoi simili, desiderio di impegnarsi per migliorare il mondo).


Nel suo tema natale, tra l’altro, Nettuno si trova in congiunzione alla Luna in Sagittario, ad accrescere il senso di appartenenza all’umanità e il senso di comunanza con le sofferenze dei meno fortunati.

Il Sole è stimolato da numerosi aspetti, segno di un forte senso dell’io e dell’identità personale. Il quadrato con Urano (governatore dell’ Acquario) nel trasgressivo segno dello Scorpione la rende anticonformista e pronta ad agire controcorrente. Il desiderio  di libertà e l’insofferenza per i vincoli diventa a volta insopprimibile e può prenderle la mano spingendola a compiere scelte non sempre ponderate, come conferma anche l’opposizione tra Mercurio e Marte (tendenza a intestardirsi sulla strada sbagliata), anche se in genere è dotata di un buon equilibrio (Giove sestile a Saturno).
Alamuddin è comunque capace di navigare in acque anche perigliose, perché il suo Sole è in trigono a Plutone: amore per il potere, abilità nel gestire i rapporti personali a proprio vantaggio, perseveranza, capacità di fronteggiare le sfide della vita emergendone vincente.  

La Luna in Sagittario, che  le ha regalato lunghe gambe snelle, la vuole sportiva, viaggiatrice, assetata di grandi spazi fisici e mentali, mentre Venere in Acquario suggerisce una femminilità libera da stereotipi e disinvolta, poco amante delle smancerie e incline ad affetti pacati ed equilibrati, privi di eccessiva passionalità. 

Nei mesi centrali dell’anno la sua congiunzione Sole-Venere affronterà l’opposizione di Giove in Leone. Nel contempo, però, lo stesso Giove si porrà in trigono alla congiunzione Luna-Nettuno in Sagittario che riceve anche il trigono di Urano dall’Ariete.  La vita affettiva (Venere-affetti e Sole-marito) appare penalizzata, mentre la sua figura di donna (Luna) appare valorizzata da Giove (espansione) e Urano (energia, stimoli ad agire, voglia di fare).  

Ciò potrebbe indicare una svolta in cui, prevalendo l’indipendenza acquariana, la Alamuddin decide di tornare a puntare su se stessa e sulla sua professione sacrificando in qualche modo la vita familiare. Ma potrebbe anche significare un periodo di stanchezza (oppsizione di Giove ai pianeti che indicano il tono vitale) causata dall’insieme degli impegni che con Urano e Giove in trigono a Luna e Nettuno potrebbe volersi assumere, come professionista o anche nel senso di una maternità (si dice che desideri avere un figlio).

L’astrologia indica e inclina ma le decisioni è sempre il soggetto a prenderle. Come deciderà Amal lo sapremo solo con il tempo. 

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